E' la ghiandola più voluminosa del corpo umano, occupa la metà inferiore della cassa toracica a destra, sporgendo lievemente sotto le ultime coste.
Come tutti gli altri visceri risente della mobilità del diaframma, al quale è collegato con dei legamenti specifici, tanto che ogni atto respiratorio collabora al mantenimento del suo stato di salute e facilita il drenaggio del sangue proveniente dagli organi digestivi.
Oltre a rivestire un ruolo fondamentale nel metabolismo dei carboidrati e nella digestione dei grassi tramite la produzione di bile che si raccoglie nella colecisti, il fegato è un organo immunitario e di detossificazione perché provvede alla decomposizione di diverse sostanze nocive e all'eliminazione dei veleni prodotti dai farmaci, dagli alcoolici, dal fumo e dalle sostanze chimiche presenti nei cibi.
Per questo il fegato svolge un ruolo di primo piano in tutti i momenti di trasformazione, come ad esempio nel cambio di stagione tra inverno e primavera quando il corpo, per risvegliarsi, ha bisogno di disintossicarsi per fare scorte di nuova energia.
MA COSA FA IL FEGATO NELLO
SPECIFICO?
Governa la sintesi del glicogeno, che è la principale” benzina” dei nostri muscoli. In particolare trasforma e immagazzina i grassi e le proteine contenute nel cibo e li riconverte in zuccheri, indispensabili per supportare tutte le attività metaboliche.
Assimila le proteine di origine vegetale (legumi, cereali e alghe) e li trasforma in amminoacidi, indispensabili per costruire organi e tessuti.
Il ruolo più importante del fegato è legato al processo di depurazione realizzato trasformando le tossine liposolubili in molecole idrosolubili che saranno smaltite, tramite i reni, con le urine.
Si rigenera da solo: le cellule del fegato se sono infiammate o danneggiate, hanno la capacità di rigenerarsi, a patto che il tessuto di base sia in buone condizioni.
I SUOI PRINCIPALI NEMICI:
Alcolici, fritti, lo strutto, il burro, le salse pronte e gli insaccati.
Coloranti artificiali, conservanti, sale, zucchero bianco.
Cibi non biologici che possono contenere residui di pesticidi e concimi chimici.
Tutti i farmaci assunti in maniera scorretta o per periodi prolungati come antibiotici e ansiolitici.
Lo stress, soprattutto se intenso e prolungato: può irritare il tessuto epatico perchè aumenta i livelli di cortisolo e adrenalina, due ormoni che aumentano eccessivamente la produzione di bile che poi dal duodeno si riversa nell'intestino danneggiando la flora batterica.
I SINTOMI DI UN AFFATICAMENTO EPATICO:
Pelle ingiallita
Cattiva digestione
Colite
Insonnia
Debolezza cronica
Nervosismo
COSA FARE?
- Eliminare alimenti e sostanze dannose
- Sostituire per qualche giorno il latte vaccino con del latte vegetale.
- Aumentare il consumo di frutta (soprattutto acida come pompelmo, ananas e mele Granny Smith) sotto forma di succhi e centrifugati che fluidificano la bile e restituiscono energia a tutto l'organismo.
- Aumentare l'utilizzo di verdure amare (ravanelli, sedano, carciofi, finocchi) che aiutano il fegato a filtrare le scorie migliorando soprattutto il metabolismo dei grassi.
- Condire le insalate con del succo di limone che, come tutti i sapori acidi, stimola la rigenerazione cellulare e proteggono la ghiandola epatica.
- Magnesio: diluito in acqua cattura ed espelle le scorie epatiche.
(Tratto da "Salute Naturale", Riza)